Tenebre e Ossa / Recensione

Salve a tuttə!

Ci credete che siamo finalmente giunti al momento che tuttə aspettavamo? Tenebre e Ossa di Leigh Bardugo è (ri)uscito in italiano e stavolta pare proprio che riusciremo ad avere la trilogia completa! Ormai avevo sinceramente perso le speranze, ma è arrivata la Mondadori a salvare questa serie dal triste destino che le aveva riservato la Piemme. Un po’ mi dispiace che sia arrivato prima Sei di Corvi, perché io preferisco sempre andare in ordine di pubblicazione originale, ma sono felice per chi ancora non ha avuto l’occasione di leggere questa prima trilogia. Il secondo e il terzo libro dovrebbero uscire nel 2021, quindi non dovremo attendere troppo!

Disclaimer
Questa recensione fa parte del Review Party organizzato da Evelyn di The Golden Reader in collaborazione con la casa editrice in occasione dell’uscita italiana del libro. La Mondadori è stata così gentile da fornirci un PDF in anteprima, in modo che potessimo far uscire le recensioni in tempo per la data di pubblicazione, ma come al solito questo non ha influenzato in alcun modo la mia recensione. Ringrazio Evelyn e la Mondadori per avermi dato la possibilità di partecipare a questo evento. I banner che trovate ad inizio e fine recensione li ho fatti io, ispirandomi al lavoro del grafico che si è occupato della copertina dell’edizione italiana, quindi ringrazio anche l*i per il suo lavoro che ha facilitato il mio.

Dettagli dell’edizione
Titolo: Tenebre e Ossa
Autore: Leigh Bardugo
Traduttore: Roberta Verde
Casa editrice: Mondadori
Collana: Fantastica
Data di pubblicazione: 27 ottobre 2020
Prezzo di copertina: 17.90€
Numero di pagine: 240

Trama, come riportata sul sito della Mondadori
“Il dolore e la paura mi vinsero. Urlai. La parte nascosta dentro di me risalì con impeto in superficie. Non riuscii a fermarmi. Il mondo esplose in una sfolgorante luce bianca. Il buio si infranse intorno a noi come vetro”. L’orfana Alina Starkov non ha grandi ambizioni nella vita, le basterebbe fare al meglio il suo lavoro di apprendista cartografa nell’esercito di Ravka, un tempo nazione potente e ora regno circondato dai nemici, e poter stare accanto al suo buon amico Mal, il ragazzo con cui è cresciuta e di cui è innamorata da molto tempo. Ma il destino ha in serbo ben altro per lei. Quando il loro reggimento attraversa la Faglia d’Ombra, la striscia di oscurità quasi impenetrabile che taglia letteralmente in due il regno di Ravka, lei e i suoi compagni vengono attaccati dagli esseri spaventosi e affamati che lì dimorano. E proprio nel momento in cui Alina si lancia in soccorso dell’amico Mal ferito gravemente, in lei si risveglia un potere enorme, come una luce improvvisa e intensa in grado di riempirle la testa, accecarla e sommergerla completamente. Subito viene arruolata dai Grisha, l’élite di creature magiche che, al comando dell’Oscuro, l’uomo più potente di Ravka dopo il re, manovra l’intera corte. Alina, infatti, è l’unica tra loro in grado di evocare una forza talmente potente da distruggere la Faglia e riunire di nuovo il regno, dilaniato dalla guerra, riportandovi finalmente pace e prosperità. Ma al sontuoso palazzo dove viene condotta per affinare il suo potere, niente è ciò che sembra e Alina si ritroverà presto ad affrontare sia le ombre che minacciano il regno, sia quelle che insidiano il suo cuore. Da questo romanzo la serie Netflix di prossima uscita.

Il mio rating: 3.5 stelline su 5

Recensione
Premesse, premesse, premesse: ho già letto tutta la serie in inglese e fare una recensione oggettiva (per quanto una recensione possa essere oggettiva) del primo libro preso da solo per me non sarà facile, soprattutto visto che il mio apprezzamento per questa serie è andato aumentando di volume in volume, ma tenterò questa impresa.

La trama di questo primo libro non è niente di trascendentale, vista con gli occhi del 2020, ma dato che è uscito per la prima volta nel 2012, direi che per l’epoca era qualcosa di molto originale. Non so voi, ma io nel 2012 non ho mai trovato un fantasy “mainstream” che non fosse ambientato in un setting pseudo americano o comunque inglese, quindi se lo avessi letto allora e non quest’anno, sarei rimasta senz’altro colpita dall’originalità di un’ambientazione ispirata alla Russia. Un’ambientazione, fra l’altro, meravigliosamente evocata nel corso dei libri, ma già dalle prime pagine di questo primo volume. 

art by IssyArtwork on DeviantArt

Una cosa che mi è piaciuta tanto fin da subito sono gli Ordini dei Grisha, perché a differenza di altre classificazioni all’interno degli YA hanno dei confini leggermente più labili. Ovviamente ci sono una serie di tropes molto classici, a partire dalla protagonista orfana alla protagonista chosen one che però ci mette tanto ad adempiere al suo destino, ma alla fine sono resi in una maniera che non me li ha fatti pesare, anche perché pian piano evolvono e diventano meno banali. E poi, chissà quanti dei libri che io ho letto prima di questo hanno in realtà preso ispirazione proprio da queste pagine. Non è facile giudicare l’originalità di un libro uscito quasi dieci anni fa, ne converrete anche voi.

Ammetto di averci messo un po’ ad ingranare, infatti possiedo Shadow and Bone in inglese da tre anni ormai, ma l’ho finalmente letto tutto solo a gennaio di quest’anno, spinta dai pareri molto positivi di persone di cui mi fido. La prima parte, per me, è stata un po’ ostica, ma superati i primi capitoli, la strada è stata tutta in discesa. Leggerlo a gennaio, fra l’altro, ha molto contribuito al mio gradimento, perché la temperatura esterna combaciava con quella del libro in cui spesso viene menzionata la neve. Mi sentivo proprio immersa a Ravka insieme ad Alina e se non fosse stato per l’inizio complicato della nostra relazione, avrei dato 4 stelline già a questo primo libro.

E visto che ho menzionato Alina, vorrei cogliere l’occasione per fare una dichiarazione: io amo Alina come personaggio e anche come persona, perché con tutti i suoi difetti è una delle protagoniste di fantasy YA più realistica e credibile che io abbia mai incontrato. E vi dirò di più, mi piace anche Mal. Già, proprio il tanto criticato Mal! In questo libro si vede che ha ancora tanta strada da fare, ma vi consiglio di non lasciarvi influenzare da quello che sentite dire in giro; è sempre meglio farsi una propria opinione e non lasciarsi influenzare prima ancora di aver letto un libro. Anche i personaggi secondari mi sono piaciuti molto, li trovo ben caratterizzati e con tanto potenziale di sviluppo. Da brava voce fuori dal coro, invece, non mi piace particolarmente il Darkling (o come viene chiamato nella traduzione italiana, l’Oscuro), ma sono sicura che alla maggior parte di voi piacerà. È un personaggio alquanto popolare ed è molto apprezzato, quindi la mia è proprio una unpopular opinion.

art by @Niruskyart on Twitter

Ma la cosa migliore in assoluto — almeno per quanto riguarda questo primo libro — secondo me è lo stile dell’autrice. Anche se forse ci sono troppe descrizioni, è proprio grazie a queste che viene creata quell’atmosfera di ispirazione russa che rende unica nel suo genere questa trilogia. Leigh Bardugo è bravissima in due cose: la caratterizzazione dei personaggi e l’evocazione delle atmosfere. È una cosa che riscontrerete di più nei suoi romanzi più recenti, ovviamente, ma anche in questo primo libro, che vi ricordo essere stato il suo debutto, ci sono tracce di queste sue due caratteristiche.

Non mi sento di giudicare la traduzione più di tanto perché sono molto affezionata alla versione originale; dopo anni passati a sentire chiamati i personaggi e i luoghi in un certo modo è difficile abituarsi ad una traduzione, almeno per me. Il Darkling per me rimarrà per sempre il Darkling, non riuscirò mai a chiamarlo l’Oscuro e così per molti altri termini specifici di questo libro. Se siete totalmente estranei a questo universo, probabilmente nemmeno ve ne accorgerete ed è per questo che non me la sento di esprimermi più di tanto a riguardo.

Vi lascio qui sotto le date e i nomi degli altri blog partecipanti e vi invito a correre in libreria se ancora non l’avete fatto! Tenebre e Ossa vi aspetta e stavolta potete comprarlo senza il timore di rimanere senza sequel, perché è sicuro che usciranno sia Siege and Storm che Ruin and Rising.

Noi ci sentiamo molto presto!

1 Comment

Leave a comment