Morgana e la color psychology nei fumetti

Salve a tutti!

Oggi sono qui con un articolo un po’ particolare. In occasione del Blog Tour di Morgana organizzato da di Corvi e Scrivanie, infatti, ho deciso di parlarvi della color psychology nei fumetti in generale e in Morgana in particolare.

Ringrazio come sempre la casa editrice per averci mandato una copia del fumetto e vi invito a non perdervi nemmeno una tappa di questo fantastico Blog Tour. Se volete seguirmi su Instagram (cliccando qui) troverete tutte le tappe nelle mie storie in evidenza.

Che cos’è la color psychology?

Avendone sempre sentito parlare in inglese, non so se questo termine abbia una traduzione specifica in italiano, quindi utilizzerò il termine inglese per evitare di fare strafalcioni.

Con la dicitura color psychology ci si riferisce allo studio dei colori come fattore determinante del comportamento umano. I colori, infatti influenzano le percezioni umane e sono in grado di causare delle emozioni in chi li guarda. Questa influenza dipende da persona a persona e varia anche in base all’età, al genere e alla cultura. Ci sono un sacco di studi molto interessanti su come diverse categorie di persone percepiscano diversi colori e vi consiglio di andare a cercarne alcuni per vedere se vi ritrovate nei risultati. Vi faccio solo alcuni esempi che secondo me sono molto interessanti: alcune città hanno installato delle luci a tendenza blu, perché il blu è un colore che rilassa (e crea dipendenza, per questo molti social sono blu o azzurri) per far diminuire il tasso dei suicidi; i colori influenzano anche la percezione del cibo, ad esempio gli M&M’s, pur essendo tutti uguali, vengono percepiti in modo diverso in base al colorante usato per il rivestimento; i colori possono influenzare anche la riuscita delle medicine placebo e alterare l’attrazione sessuale (è stato studiato che gli uomini eterosessuali siano generalmente attratti dal colore rosso, percepito come sexy). Se volete saperne di più potete andare ad esplorare Internet o farmi qualche domanda nei commenti, sperando di essere in grado di rispondere.

Ciò che ci interessa di più al momento, comunque è che i colori e la color psychology sono un fattore importantissimo per quanto riguarda il marketing e il branding. Chi si occupa del marketing delle aziende, solitamente, presta molta attenzione allo stile e soprattutto ai colori del logo e del brand, perché oltre a garantire una certa riconoscibilità, ogni colore ha potenzialità per attirare un determinato tipo di clientela. Anche se la percezione dei colori non è universale, è comunque provato che senza conoscere una determinata marca, dopo averne visto il logo iniziamo ad associare quella marca con certe caratteristiche. Prendiamo l’esempio di Victoria’s Secret. Qual è il primo colore che vi viene in mente se vi dico Victoria’s Secret? Il 99% di voi (se conoscete il brand) avrà sicuramente pensato al rosa. Non è un caso che la marca abbia scelto il rosa come colore dominante, visto che si rivolge prettamente ad un pubblico femminile e il rosa è associato solitamente alla sofisticatezza, alla sincerità e alla femminilità. Un altro esempio abbastanza evidente è il logo di McDonald’s. Scommetto che nella vostra testa McDonald’s è associato al rosso e al giallo, dato che il logo è di quei colori. Ciò che forse non sapete è che, oltre a ricordare il ketchup e le patatine, il rosso indica l’eccitazione e l’amore e il giallo la felicità e l’essere poco costoso, tutte caratteristiche che sono generalmente associate, appunto, all’esperienza di McDonald’s.

Il significato dei colori
Siccome non voglio tediarvi con tutte le varie sottocategorie di cose da prendere in considerazione nella creazione di un logo, passiamo direttamente alla classificazione dei significati e delle emozioni associate generalmente ai colori.

Ovviamente, cercare di classificare i colori in uno schema dove ad ognuno corrisponde un solo significato è una semplificazione, ma in generale ai colori sono associate determinate emozioni e determinate caratteristiche e ogni artista gioca su queste associazioni come preferisce, a volte anche inconsapevolmente.

Rosso: audacia, energia, passione, determinazione
Arancione: entusiasmo, potenziale, calore, humour
Giallo: attenzione, sicurezza, energia, ostentazione
Verde: natura, crescita, sicurezza, armonia, misticismo
Blu: profondità, stabilità, saggezza, fiducia, fiducia in se stessi
Viola: regalità, saggezza, distacco, creatività
Nero: mistero, eleganza, possibile minaccia, eternità
Bianco: spaziosità, purezza, sterilità, eternità
Marrone: “terrenità”, essere coi piedi per terra, sporco, grinta
Grigio: ambiguità, sfuggevolezza, meccanicità, freddezza
Rosa: giovinezza, femminilità, umanità

Se volete una tabella più esaustiva, vi consiglio di consultarne una che ho trovato su Internet, cliccando qui.

Nei fumetti
L’esempio più lampante di come i colori e i loro significati impliciti vengano usati dai fumettisti sono senza dubbio i comics di supereroi. Siccome non sono una grande esperta della DC (mi farò acculturare molto presto da Syl e Juls), prenderò come esempio alcuni dei personaggi della Marvel. Ciò non significa che il ragionamento non sia applicabile anche per i personaggi della DC, anzi, se vi vengono in mente degli esempi fatemi sapere, perché sono molto curiosa di saperne di più.

Se ci pensate, molti dei supereroi principali hanno la loro simpatica tutina di spandex di almeno un colore tra rosso, blu e giallo: Captain America, Thor, Spiderman, Doctor Strange e Captain Marvel sono vestiti di rosso e blu, ad indicare che pur essendo mossi dalla passione e molto determinati sono anche saggi e sicuri di sé. Il bianco degli occhi di Spiderman e degli accenti di Capitan America indica inoltre la loro purezza e nel caso di Spidey la sua innocenza in quanto giovane. Nel caso di Thor e Captain Marvel si aggiunge il giallo che indica sicurezza e ostentazione (in particolare nel caso di Thor). Non possiamo non citare Iron Man con la sua armatura gialla e rossa ad indicare la sua passione e il suo carattere da esibizionista. Per quanto riguarda Hulk, il verde e il viola indicano il sapere scientifico sfuggito di mano. Solitamente questi colori sono associati con i cattivi, ad esempio Joker e Mysteryo, ma sono stati scelti per Hulk perché in tema con la sua storia e per confondere volontariamente i lettori. Per concludere con gli Avengers originali, menziono velocemente Occhio di Falco e la Vedova Nera, per poi passare a Morgana, visto che siete qui per quello. I colori che verrebbero da associare ad Occhio di Falco sarebbero il viola e l’arancione per indicare la sua natura da trickster, ma sono stati scelti il blu e il viola (nell’iconografia originale, oggi spesso viene mantenuto solo il viola con il nero) perché è un supereroe talmente squinternato che anche il suo costume manda il segnale sbagliato ai poliziotti, ai cattivi e addirittura al lettore. Anche questa non è quindi una scelta casuale, ma è stata fatta per rimandare alla storia di Occhio di Falco. Per finire, la Vedova Nera è associata al nero della sua tuta e al rosso dei suoi capelli per indicare il mistero, la calma, la sicurezza minacciosa, ma anche la passione e l’intensità che la caratterizzano.

E in Morgana, quindi?
I colori dominanti nella prima parte del fumetto, che sono la prima cosa che mi ha colpita subito visto che si trovano anche in copertina, sono il viola, il blu e il fucsia. L’atmosfera che si viene a creare grazie a questa palette è un’atmosfera secondo me calma, carica di potere, che però lascia presagire che qualcosa di importante sta per succedere. Infatti, se da una parte la luce blu ci spinge a sentirci al sicuro, gli accenti fucsia sono vicini al rosso, oltre che al rosa, quindi attirano la nostra attenzione ricordandoci che così al sicuro non siamo e che l’avventura è dietro l’angolo.

Non penso poi sia un caso che in un momento di “rinascita” del personaggio di Morgana gli autori abbiano scelto di usare il bianco. Il 90% delle persone, credo, se non di più, associa al bianco la purezza e la rinascita è una delle massime espressioni di purezza. Inoltre, molte scene che si riferiscono a quando Morgana era piccola hanno sfondi o accenti rosa chiaro, colore associato oltre che alla femminilità anche alla giovinezza.

Ciò che è molto interessante della palette cromatica di Morgana personaggio è che i suoi colori sono il blu, il nero, il viola e il fucsia (a volte anche il bianco), ma che la loro combinazione e distribuzione dipenda dallo stato d’animo e dalla situazione in cui si trova. Quando è in preda alla rabbia e ci sembra quasi un villain, il viola e il nero dominano; nelle scene di quando era piccola il bianco risalta molto di più, insieme al blu e al rosa; nelle scene sensuali il rosa carico e il viola la fanno da padrone.

Un’altra cosa che ho notato è che le scene in cui sono presenti personaggi cattivi, come Uther Pendragon e i suoi soldati sono prettamente grigie, colore che ci fa comprendere la negatività dei personaggi e la loro sfuggevolezza. Vorrei fare un esempio, ma è considerabile spoiler, quindi se non volete saperne niente, passate direttamente al prossimo paragrafo. Ho notato che quando Merlino trasforma Uther nel padre di Morgana, lo skin tone passa da bianco a grigio. Non so se sia stato un caso, ma l’ho trovato molto azzeccato per rendere evidente la trasformazione anche per il lettore: se il padre di Morgana è tendenzialmente buono e quindi ha la pelle bianca, Uther trasformatosi nel padre di Morgana ha la pelle grigia. Quindi, nonostante il disegno sia lo stesso, grazie ai colori ci si rende conto che c’è qualcosa che non va.

Merlino è nero e grigio, misterioso e probabilmente pericoloso. Ciò che risalta maggiormente sono i suoi occhi, di un verde tendente al giallo. Nonostante in generale il verde e il giallo “puri” siano colori positivi, trovo che la loro combinazione rimandi ad una sensazione di pericolo e li associo ai villain. 

Per finire, una cosa che ho trovato abbastanza divertente è che le scene in cui c’è Artù che fa il re, pur non sapendone niente, sono dominate dal giallo, che indica l’ostentazione. Questo potrebbe tranquillamente un mio viaggio mentale, ma forse non è un caso se il suo colore è proprio il giallo, dato che è un re incompetente che però deve dimostrare di sapere ciò che sta facendo davanti ai propri soldati e ai propri sudditi.

Ci sarebbero ancora milioni di cose da dire sulla color psychology e su Morgana. Potrei analizzare ogni singola tavola e trovarci un significato che probabilmente non è davvero lì, ma direi che per oggi può bastare.

Vi invito a leggere gli articoli di tutte le altre ragazze partecipanti per saperne di più su questa graphic novel e rimanete all’erta per il Review Tour che seguirà. Grazie ancora alla Tunué e a di Corvi e Scrivanie per l’organizzazione!

Fonti, se volete approfondire (è tutto in inglese)
Color psychology (sì, sono un mostro e uso Wikipedia perché io non so riordinare le idee): https://en.wikipedia.org/wiki/Color_psychology#Influence_of_color_on_perception 

I supereroi: https://comicsalliance.com/superhero-color-theory-primary-heroes/ (parte 1 di 3, sul sito trovate gli altri articoli)

Morgana: tutta farina del mio sacco, sono mie impressioni che non hanno alcun fondamento scientifico

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